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Giano bifrontedisceso sui promontori azzurri
dei sardi
sfiorato dai montoni
profumati di lentischio
lancia luce lancia allarmi Giano bifronte
dio bicefalo petalo di morte
tra il mirto
irto dal vento
che annuncia l’arrivo e lascia
la fine alle sue spalle Giano bifronte
usato in modo abominevole
nascosto da azioni benevole
che c’illumina barche
su cui scappare e annegare
gareggiando col destino Giano bifronte
che non ci guarda
mai negli occhi
ci sorride come pidocchi
saltellanti in un mondo secco
in mezzo al mare Giano bifronte
dio bicefalo
dominatore dei sardi
privati della luna
riflessa sul mare e delle
stelle sparse tra i cardi.
…Questo e altro a ben guardare accade nel paese dove tutto è puffibile…ehm possibile…???
Ti aspettiamo su http://vongolemerluzzi.wordpress.com/2011/05/16/nel-paese-dove-tutto-e-puffibile/
Dove tu abbia gradimento di ricambiare la visita e i complimneti al tuo post! ;)
è sempre un piacere leggerti,anche quando sei ostico…hasta
E poi dicono che la poesia civile è morta…Complimenti sinceri.
Ciao Fiorella, grazie del tuo passaggio…
se vuoi puoi dare un’occhiata anche a
Il Belato di Dio
sulla coltre d’uranio che ha ricoperto Quirra e dintorni…
a presto
maurizio
Avevo letto anche quello, il mio commento era onnicomprensivo e lo confermo :-)
Grazie.
Allora grazie a te, Fiorella…:)
questa me la bevo come nettare…
un abbraccio, Carla…:)