SGARBO

Perché al mondo scopri come sei giunto. Voluto  o non voluto. Mentre non scopri come sei morto. Anche se torni, torni vuoto. Alcune persone vorrebbero sapere perché ti sei ucciso. Perché ti hanno ucciso. Cosa guardavi quando sei uscito fuori strada o cosa pensavi guardandola negli occhi.

Rolando Musu era irrelato. A parte un po’ di fuliggine che svolazzava quando si muoveva, non si sapeva cosa gli era successo. E lui non poteva svelarlo, era retto dal nulla. Anche se il mistero è una cosa che appartiene più ai vivi che ai morti, Rolando aveva riportato indietro con sé l’enigma.

Perché poi, per vivere abbiamo bisogno di sapere più di ogni altra cosa non come e perché si muore, ma perché ci si uccide, questo sgarbo alla vita mentre noi invece la stringiamo, stritoliamo.

2 pensieri su “SGARBO

  1. quindi rolando musu è morto. non è stato ucciso. al massimo è stato morto, o meglio, essendo in quello stato, lo è. molte cose sono rette dal nulla (in senso geometrico intendo: una retta viene dal nulla, entra nel campo visivo dell’osservatore e sparisce nel nulla)

    • In questo racconto, che parte da La Pustola e va sviluppandosi, per ora è morto, forse è stato morto, però Rolando nei miei racconti “vivrà” un sorta di sospensione:
      No. Narciso nasce solo nel
      momento del mito: quindi
      non nasce mai, non muore mai.
      È in questa sospensione.
      Carmelo Bene

Scrivi una risposta a maurizio manzo Cancella risposta