La frequenza di quadro che sfarfalla scolpisce a cinquanta hertz dentro l’occhio il rumore che rintrona la testa.
E cammini nel lungo puntellato tremolio e ti accompagna una luna irregolare nel cerchio nei contorni scheggiata che echeggia lontano e da una parte rilascia un polverone brillante.
È poi questa cometa da seguire in silenzio che ci parla con sbuffi delle tante maniere di morte della conta di vite trattenuta alla punta delle dita con forza.
Ripensando al dettaglio non apparve neanche un lupo intirizzito e mannaro spolverarsi la nuvola di dosso poderoso ringhioso in controluce ululante.
Se poi il giorno rivela che la luce pestava illividendo la notte ti soffermi a guardare deragliare detriti vomitare bambini melamina dispersa.